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La posizione di AIAC sulla Superlega

L'Associazione Italiana Allenatori Calcio censura in modo fermo la decisione di alcuni club europei di dar vita a una propria “Super League” e condivide lo stato d’animo preoccupato e la forte contrarietà a quanto sta accadendo, espressa dal presidente della Federcalcio, Gravina.

Tale iniziativa, nata per altro attraverso comportamenti a dir poco opachi, è una scelta meramente legata a logiche di profitto, in spregio agli aspetti emotivi e sentimentali degli appassionati, al peso storico e sociale di un movimento complesso e radicato ai propri territori come quello europeo e in totale contrasto con l'attuale momento di grave difficoltà.

Non è certo questa la risposta generosa che ci si aspettava dalle società più ricche in risposta alla crisi profonda provocata dalla pandemia. Chiudersi in una “bolla” miliardaria come in animo da parte dei club in questione, non può essere accettato. Per altro rincorrere il fine di maggiori introiti, rispondendo a certe leggi di mercato, come accaduto negli ultimi 25 anni di trasformazioni delle competizioni continentali, non ha evitato che si aggravasse la situazione debitoria proprio di certi club, ora protagonisti della scissione. Siamo insomma davanti a una scelta non solo miope ma ottusa: rimane la speranza che il sistema calcistico mondiale, non solo europeo e italiano, si opponga con fermezza e successo ad uno scempio che avrebbe ripercussioni fortemente negative su tutto il movimento, sui campionati nazionali in particolare, base insopprimibile su cui poggia da sempre la piramide calcistica e la passione della gente.




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